Full text: Lib. III (3)

GIUNTA 11. 
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resistere un palo, e stabilito il peso totale, che deve soste¬ 
nere la palificata, si dividerà questo peso per quella forza e 
si avrà il numero dei pali che si dovranno impiegare, e per 
conseguenza l'intervallo che dovrà stabilirsi fra di essi. Si 
avverta però di assumere la forza dei pali molto minore di 
quella che potrebb'essere data dalla sperienza; e di fare le 
palificate alquanto più ampie delle fondamenta a cui debbo¬ 
no sottostare, facendo altresi che agli angoli sporgano in for¬ 
ma d’angolo acuto, come dice lo Scamozzi di aver fatto ese¬ 
guire nella fabbrica di sua architettura in Venezia, detta le 
Procurative nuove, dalla parte del Rio della Zecca. 
I pali generalmente si debbono conficcare in direzione 
verticale; nulla ostante se il terreno fosse poco consistente, 
sarà meglio inclinare verso il centro quelli che circondand 
l'aja per impedire alle palificate il rovesciarsi. 
E cosa naturale che i pali si piantino colla punta all' in¬ 
giù, battendosi cosi meglio ed entrando più facilmente. Pure 
vi è chi sostiene che accurate sperienze abbiano fatto cono¬ 
scere, che i pali piantati col capo all'ingiù entrano bensi da 
principio con difficoltà, ma la loro discesa è più uniforme, e 
si profondano in minor tempo di quelli battuti nella manie¬ 
ra ordinaria, benchè con egual forza ed in uno stesso suolo. 
Il Milizia vorrebbe attribuirne la cagione all' attrito, il quale 
rimane sempre lo stesso pei pali che si piantano colla testa, 
ed invece aumenta sempre più per quelli che vi si cacciano 
per la punta. 
Non è però cosa impossibile e nemmeno tanto difficile, 
come vorrebbe il Professor Antolini, il persuadersi della ve¬ 
rità di questa sperienza, nè la causa supposta dal Milizia 
può dirsi manifestamente contraria ad ottenere l'effetto; es¬ 
sendo anzi cosa evidentissima che l'impedimento cagionato 
dall'attrito si accresce in proporzione della superficie che si 
trova in contatto, e che quindi quasi nullo, ove il terreno 
non sia molle, si deve ritenere pel palo che si affonda colla 
testa; dovechè dovrebb'essere sensibilissimo per quello che si 
affonda colla punta. Si potrebbe piuttosto dire che l'attrito 
non è la sola causa, da cui procede quest' apparente para¬ 
dosso, perchè il suo grande effetto ha luogo quando un cor¬ 
po si muove sopra d'un altro, in modo però che questo non
	        
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