Full text: Lib. II (2)

GIUNTA V. 
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marmi, la pietra calcare compatta, le madrepore, le conchi¬ 
glie somministrano calce grassa ; le pietre calcari granose o 
tufacee, le marne calcari, e tutte le varietà del carbonato di 
calce, che non si sciolgono interamente negli acidi, danno 
calce magra. 
Una osservazione importante fatta dagli operai, e confer¬ 
mata dalle sperienze, si è, che l'acqua facilita la calcinazio¬ 
ne; quindi le pietre estratte da poco si calcinano meglio di 
quelle estratte da lungo tempo, anzi è necessario d'inaffiare 
quest' ultime prima di farle cuocere. 
In questa cottura poi sta la maggior importanza per la 
bontà della calce, quindi esige la massima attenzione, ed al¬ 
cune particolari precauzioni per le differenti specie di pie¬ 
tre. E prima di tutto non è cosa di poco momento la for¬ 
ma che si deve dare alle fornaci, la quale deve variare se¬ 
condo la natura del combustibile; oggetto, di cui si occupa¬ 
rono molti economisti, fra i quali Stanhope e Rumford. La 
forma ordinaria è quella di un'ellissoide o di un cono rac¬ 
chiuso in una solida muratura cilindrica. Quella però inven¬ 
tata da Rumford è ad un tempo una delle più comode e 
dellé meno dispendiose; ed il suo particolar vantaggio sta 
nel poter estrarre per dissotto la calce già cotta, mentre che 
pel dissopra vi si aggiunge un' egual quantità di pietre da 
calcinarsi, mantenendosi cosi la fornace sempre piena con 
molta economia di combustibile. Invece nelle fornaci ordi¬ 
narie si lascia estinguere intieramente il fuoco e raffreddarsi 
il tutto prima di levare la calce, con grande perdita di tem¬ 
po e di calorico. 
Le pietre che si vogliono calcinare devono disporsi nella 
fornace in guisa che possano essere investite tutte dalla fiam¬ 
ma, perchè tutte si cuocano egualmente; e per avere questa 
eguaglianza sarà cosa ottima, dice il Milizia, di adoprare in 
ciascuna cottura la medesima specie di pietre, e prese pos¬ 
sibilmente da una stessa cava; od in caso diverso si avver¬ 
ta almeno di non porle alla rinfusa, ma sieno disposte in 
classi onde si possano distinguere anche dopo calcinate. Ol¬ 
tre a che si dovranno collocare le più grosse e più dure nel 
centro della fornace, ove il calore è più intenso, e le più pic¬ 
cole e meno dure in maggior distanza da quello.
	        
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